sabato 14 novembre 2009

Tapparelle elettriche





Automatizzare il movimento delle tapparelle è un'operazione facile ed economica.

In commercio si trovano differenti motori da scegliere in base al peso della tapparella.
Come ordine di grandezza, in base al materiale, si possono assumere i sequenti pesi in kg/mq:
  • Plastica 5-8
  • Alluminio 7-9
  • Legno 9-11
  • Acciaio 10-12

Calcolato il peso complessivo della tapparella (peso al mq x base x (altezza +20 cm)), il motore dovrebbe essere dimensionato su un valore pari almeno al 30% in più di quanto calcolato per evitare sforzi eccessivi e surriscaldamenti.
In ogni caso, la maggior parte dei motori ha una protezione termica che interrompe il funzionamento dopo circa quattro minuti.
Alcuni motori sono dotati della capacità di essere manovrati manualmente in caso di mancanza di energia elettrica. Questa funzionalità dovrebbe essere presa in considerazione almeno per una finestra raggingibile da eventuali soccorritori, in caso di necessità.


Per quanto riguarda il comando sono possibili due strade:
  • Comando tramite radiocomando
  • Comando tramite pulsanti
Dettagli tecnici per l'installazione
La prima strada è indicata quando l'impianto elettrico non sia stato progettato per l'installazione di questo tipo di automazione. La maggior parte delle case produttrici ha in catalogo motori con il modulo di comando radio integrato. La scelta di utilizzare un ricevitore radio interno semplifica notevolmente il cablaggio ma espone al rischio di dover sostituire tutto l'apparecchio (motore compreso) in caso di problemi. I comandi sono protetti da eventuali interferenze nel caso di installazione di più moduli nello stesso appartamento.

Per quanto riguarda l'azionamento tramite pulsanti è importante usare un solo comando per motore della tipologia apposita, deviatori a posizione momentanea, in caso di impianto tradizionale (non domotico). Secondo le norme e per evitare danni al motore, infatti, il comando deve garantire l'azionamento esclusivo in un unico verso e con distanza dei contatti di almeno 3mm quando in posizione aperta.

In alternativa esistono dei kit preparati da diverse aziende (BTICINO) che consento di avere un doppio controllo (locale e centralizzato) tramite l'utilizzo di una mini centralina domotica.
In questo caso è necessario prevedere un doppino per il passaggio del segnale di controllo dal comando locale vicino alla finestra fino a dove verrà installato il comando centralizzato. Per tener correttamente conto degli ingombri è inoltre necessario ricordarsi dell'alimentatore del bus di controllo (Manuale).

A monte del circuito deve essere previsto un dispositivo di taglio omnipolare con apertura dei contatti da almeno 3mm.

Per la regolazione dei finecorsa, si agisce sulle due viti a lato del motore secondo le istruzioni riportate chiaramente nei manuali a corredo del motore.

Alcuni produttori: